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Il guru del Krav Maga prende il 3° Dan

Il maestro Giacomo Taddei incanta Parigi. Saverio Grossi promosso cintura nera.

LIVORNO. Ottimo risultato ottenuto dal direttore tecnico nazionale della associazione italiana Krav-Maga, Giacomo Taddei e da Saverio Grossi, all’appuntamento per passaggi di “Dan” tenutosi a Parigi nei giorni scorsi e promosso dalla Federazione Europea di Krav-Maga. L’esame ha visto Taddei fregiarsi del 3° Dan, l’unico in Italia della prestigiosa federazione e la promozione a cintura nera (la prima in Italia della Aikm) di Saverio Grossi, allievo di Taddei, maestro nome conosciuto nell’ambito delle arti marziali livornesi e nazionali e che tiene i suoi corsi giornalieri alla palestra Hejo Dojo in via Salmi a Livorno.

L’esame presieduto dalla Commissione tecnica internazionale e sotto l’occhio vigile ed esperto del fondatore della federazione, il maestro Richard Douieb (allievo diretto del fondatore del Krav-Maga, Imi Lichtenfeld) ha messo a dura prova la concentrazione, la preparazione fisica e tecnica dei due atleti livornesi, protraendosi per svariate ore.

Grande soddisfazione per le congratulazioni espresse a Taddei dal direttore tecnico europeo Steve Schmitt e dallo stesso Maestro Douieb al termine dell’esame. Lode anche per la promozione a cintura nera di Grossi, che insegna allo “Sport Combat” in via Firenze a Livorno. Contentezza anche all’interno dell’Accademia Navale dove entrambi gli atleti insegnano questa disciplina.

Da Il Tirreno 12.3.2014

Vi insegno l’arte marziale degli agenti segreti Giacomo Taddei, il maestro livornese del Krav Maga: «Un’arma micidiale, ma solo per difendersi»

LIVORNO. Se ne sta seduto a gambe incrociate sul tatami della sua palestra, cranio rasato e pizzo curato, tuta da ginnastica, tee shirt bianca e un vistoso tatuaggio colorato sul braccio destro. Con il sorriso ampio e sereno e gli occhi castani dolcissimi e mobilissimi racconta la sua storia. Giacomo Taddei è un maestro di Krav Maga, l’arte marziale di origine militare israeliana utilizzata dai più efficaci body guard e i più preparati agenti segreti di tutto il mondo. “Tutto è cominciato – inizia così il suo racconto il livornese classe ’76 – quando da bambino guardando alla tele il cartone Judo Boy, con un calcio volante mi partì una ciabatta e ruppi un bicchiere di cristallo, allora i miei genitori decisero di farmi allenare in una palestra, altrimenti avrei demolito tutta la casa”. Inizia con il ju-jitsu e da lì è una carrellata di successi, fino ai traguardi più importanti, la cintura nera del 1994, tante Coppe Italia e la partecipazione ai tre mondiali (uno vinto nel 2002 in America). Dal 1998 l’inizio con il Krav Maga, l’arte marziale israeliana, che lo vede impegnato fino ad oggi nell’importante carica di Direttore Tecnico Nazionale per Italia all’interno della Federazione Europea Krav Maga. La palestra dell’Associazione Italiana Krav Maga Richard Douieb ha sede a Livorno in via Salmi. “Il Krav Maga – ci spiega Giacomo – è un’ arte marziale dalla valenza sia militare che civile, la sua disciplina è dotata di una tale miscela esplosiva di aggressività istantanea da poter essere letale”. “Bene, – e qui il bravo ragazzo e il grande atleta vengono fuori all’unisono con grande decisione – ma non è questa la caratteristica che ci interessa di questo sport, ci tengo a sottolinearlo, bensì quella civile, quella legata all’autodifesa e alla crescita fisica e etica della persona”. “Da noi, – continua – nella nostra palestra, sotto la mia guida, arriva gente di tutte le estrazioni sociali e di tutte le età, donne e bambini dai quindici ai settanta anni, che vengono per curare la propria forma fisica e per per sfogare quegli istinti aggressivi che allora sì, potrebbero essere, in ogni caso, pericolosi, nella vita di tutti i giorni. Niente bulli o perditempo quindi, nella mia palestra durano solo un giorno o due.

Le arti marziali in genere, e tra queste anche il Krav Maga, seppur traendo origine da ambienti militari, hanno in comune, come scopo più importante, quello di insegnare alle persone come difendersi in maniera efficace in caso di pericolo o di aggressione. Così cerco di far uscire dai miei corsi persone più in salute, più calme e sicure, non tralasciando di trasmettere i valori etici dell’ideatore della Krav Maga, Imi Lichtenfeld, i quali sono onestà, non aggressività, umiltà, rispetto per i compagni e per gli istruttori.” La professionalità e l’esperienza acquisita da Giacomo Taddei nella carriera agonistica di lottatore di Krav Maga è frutto di numerosi anni di allenamento, di seminari e di incontri e di “tante botte – dice con un mezzo sorriso – un ginocchio sfatto e meno male niente di più grave, no niente di veramente grave”. In palestra niente botte ma tanto duro lavoro e esercizio, assieme al maestro di kick boxing Emanuele Bozzolani che tiene corsi di ju-jitsu per bambini, MMA per adulti e meditazione. “Nella nostra palestra non vengono esaltati, ma questo non credo si possa scrivere…” e il suo sorriso si allarga ancora di più, mostrando come anche dietro un’apparenza da bullo possa celarsi talvolta tutto il contrario.

 

Da il Tirreno
22.2.2013

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